Lago Balaton

Da Venezia a Budapest in bici, il diario di viaggio

Il racconto di un viaggio inaspettato. Un'avventura epica di tredici giorni, sei paesi attraversati e quasi milleduecento chilometri!

Da Venezia a Budapest in bici, il racconto di un viaggio imprevisto. Addio Islanda…

Da Venezia a Budapest in bici

16 Luglio 2022, Venezia, Aeroporto Marco Polo ✈️

Finalmente è il grande giorno! Dopo mesi di preparativi, si parte per l’Islanda. Siamo in coda al gate pronti per imbarcare le bici quando scatta il panico. Gira la voce di un possibile volo cancellato, non ci vogliamo credere! Andiamo a parlare con la ragazza del desk e purtroppo è tutto vero. Giriamo varie biglietterie in cerca di un altro biglietto per l’Islanda ma nei prossimi giorni i voli sono tutti pieni. Cambiamo meta? Impossibile, tutto esaurito. Ci vuole una birra… Distrutti psicologicamente rimontiamo le bici e ci dirigiamo al più vicino camping per passare la notte e decidere cosa fare nelle due settimane seguenti. Sconsolati, dopo una pizza, ci addormentiamo sulle sdraio a bordo piscina.

Aeroporto Marco Polo di Venezia, bici pronte per l'Islanda
Aeroporto Marco Polo di Venezia, bici pronte per l’Islanda 😢

17 Luglio 2022, Mestre 🥂

La notte porta consiglio! Abbandoniamo il campeggio in direzione Cortina, con l’idea di raggiungerla in tre giorni. Attraversiamo Treviso e le colline del prosecco in un caldo torrido. Arriviamo a Conegliano dove ci fermiamo per il pranzo. I cicchetti e il prosecco ci rovinano, non siamo più in grado di ripartire. Dormiamo per un’ora in un parco, sfruttando l’ombra degli alberi, per evitare di pedalare nelle ore più calde e ci prepariamo ad affrontare l’ultima salita della giornata, quella che porta al Lago di Santa Croce. Sono solo 400 metri di dislivello ma il caldo e la fatica la fanno sembrare più impegnativa dello Stelvio. Arriviamo distrutti al Camping Sarathei, cena e nanna.

Lago di Santa Croce
Lago di Santa Croce
Land Art nell'Oasi Naturalistica del Lago di Santa Croce
Land Art nell’Oasi Naturalistica del Lago di Santa Croce

18 Luglio 2022, Lago di Santa Croce 🏞️

Dopo una giornata di strade trafficate finalmente iniziano le piste ciclabili! Raggiungiamo agilmente Longarone, superiamo la diga del Vajont e iniziamo a salire tra i paesini del Cadore. Arriviamo a Pieve di Cadore e su suggerimento della fornaia facciamo tappa al Parco Roccolo per godere della spettacolare vista offerta dalla terrazza panoramica in mezzo agli alberi. Da qui inizia un bellissimo tratto gravel nel bosco con passaggi in grotta che ci portano sulla Lunga Via delle Dolomiti. Seguiamo questa meravigliosa ciclabile, ricavata dal tracciato dell’antica ferrovia, finché a Borca di Cadore troviamo un parco attrezzato con una fontana e dei tavolini con vista sul Monte Antelao. È il nostro posto per la cena e per la notte.

Terrazza panoramica del Parco Roccolo
Terrazza panoramica del Parco Roccolo di Pieve di Cadore

19 Luglio 2022, Borca di Cadore ⛰️

Ci svegliamo carichi come non mai e raggiungiamo la costosissima Cortina in men che non si dica. Paghiamo tre brioches e tre cappuccini 20 euro, che, nonostante il prezzo, ci danno la carica per l’impegnativo dislivello che dobbiamo affrontare. Ripartiamo prendendo la leggendaria pista ciclabile Cortina-Dobbiaco, trenta chilometri gravel di pura goduria tra salita e discesa in mezzo ai boschi. Luoghi da sogno, uno dopo l’altro. La giornata è abbastanza serena e durante la discesa dal Passo Cimabanche, appena dopo il Lago di Landro, ci fermiamo ad ammirare le Tre Cime di Lavaredo. Viadotti spettacolari, tunnel bui e stazioni ferroviarie abbandonate, senza accorgerci raggiungiamo Dobbiaco e proseguiamo in direzione San Candido. Da qui parte un’altra bellissima ciclabile che ci porta a Lienz, con una pausa rigenerante alla fabbrica della Loacker. Concludiamo la tappa nell’accogliente Camping Falken di Lienz.

Ciclabile Cortina Dobbiaco
Ciclabile Cortina Dobbiaco (scarica qui la traccia GPX)
Vista sulle Tre Cime di Lavaredo
Vista sulle Tre Cime di Lavaredo

20 luglio 2022, Lienz 🌽

Notte perfetta, zero umidità, ci svegliamo asciutti e riposati. Stiamo per lasciare il campeggio e affrontare il durissimo Passo Hochtor (2500 metri di dislivello) che ci porterà sulla strada per Salisburgo quando incontriamo Katia, una ragazza svizzera in viaggio in bici con la famiglia. Ci racconta del loro viaggio e ci fa cambiare idea! Addio Hochtor, addio Salisburgo, prendiamo la famosa Ciclabile della Drava in direzione Slovenia. Primi chilometri su sterrato, tutti sotto un sole cocente. Non vediamo alberi e ombra, nemmeno in lontananza. Iniziamo a pentirci della scelta fatta!

Campi, sole e sterrato in Austria
Campi, sole e sterrato in Austria 🥵

A fatica per pranzo riusciamo a raggiungere il piccolo paesino di Steinfeld e il suo minimarket. Qui incontriamo Mark, un ragazzo tedesco, con uno zaino enorme, che da Monaco si sta spingendo fino ad Atene a piedi. Mangiamo insieme, ci auguriamo buon viaggio e ripartiamo, ognuno per la propria strada, la stessa di prima. Sole, campi e fiume. Questa Drava non ci sta piacendo. L’obiettivo di giornata è raggiungere Villach, ma a 40 chilometri dall’arrivo, stremati dal clima rovente e senza più un goccio d’acqua, non riusciamo a resistere a una freschissima e buonissima birra austriaca. Sarà fatale! La pedalata non è più quella di prima, e al primo spiazzo verde lungo la Drava si interrompe la tappa numero quattro del nostro viaggio. Ceniamo con una pasta al ragù disidratata della Decathlon e ci ripariamo in tenda per difenderci dall’attacco delle zanzare.

Spiaggia sulla Drava
Spot per la notte sulla ciclabile della Drava

21 Luglio 2022, da qualche parte sulla ciclabile della Drava 🦢

Risveglio freddo e umido ma la Drava ci attende. Colazione con tè caldo e muesli e via in sella. Finalmente il panorama cambia, tornano i bellissimi saliscendi nei boschi austriaci. Basta caldo? Assolutamente no, presto i freschissimi boschi lasceranno il posto agli infiniti e assolati drittoni gravel in mezzo ai campi. Passare dal clima islandese, sognato a lungo, a questo inferno ci sta mettendo a dura prova. Stiamo per mollare tutto quando in lontananza si inizia ad intravedere un lago, la nostra salvezza! Tra un bagno e una partita a briscola ricarichiamo le batterie e torna la voglia di pedalare. Superiamo una bellissima riserva naturale piena di cigni bianchissimi e raggiungiamo il nostro campeggio quotidiano in quel di Dullach. Il simpatico ragazzo alla reception si offre di preparaci per cena la pizza della casa, invalidandoci le papille gustative per i prossimi tre giorni. 

Pedalando nei boschi austriaci
Pedalando nei boschi austriaci
Ciclabile della Drava
Ciclabile della Drava

22 Luglio 2022, Dullach 🐝

Passata la notte ci prepariamo ad affrontare una giornata impegnativa. Partenza in un ripido bosco e tra una puntura di vespa e l’altra pedaliamo gli ultimi km di Austria ed entriamo in Slovenia. Condizioni ben più difficili per noi cicloturisti, qui le ciclabili sono poche, mal segnalate e spesso finiscono in strade statali; ma grazie al nostro amato navigatore Wahoo ELEMNT ROAM riusciamo a scappare dal traffico e a tornare nei boschi. Saliamo, saliamo e ancora saliamo fino ad arrivare al paesino di Podvelka dove troviamo un market in cui ci ingozziamo di panini con affettati sconosciuti ma buoni. Dopo tanta salita finalmente si inizia a scendere. Arrivati a valle ci imbattiamo in una festa vicino a una chiesetta in riva ad un fiume. C’è anche la banda! I ragazzi della festa felici di aver visite, ci offrono acqua, dolci e birre. Dopo una lunga pausa è il momento di ripartire. Ci aspetta una nuova salita, che facciamo insieme a due ragazzi olandesi, Willem e Anouk, i quali si stanno preparando per il loro bike tour europeo che li terrà impegnati per tutto il 2023. In men che non si dica arriviamo a Maribor, meta finale di giornata. Cena in centro a base di Ćevapčići e poi a letto.

Maribor
Maribor by night

23 Luglio 2022, Maribor 🇸🇮 🇭🇷 🇭🇺

Ci svegliamo presto, colazione veloce e abbandoniamo il campeggio di Maribor. Tornano i lunghissimi e infiniti campi di pannocchie, sembra di essere in pianura padana. Piccola tappa a Ptuj, la più antica città della Slovenia, e ritroviamo il fiume Drava. Lo seguiamo lungo l’argine fino ad entrare in Croazia. Con qualche problema alla dogana (siamo passati nella corsia dei camion) riusciamo a varcare il confine. L’unica cosa che vediamo della Croazia è un bel parco con una grande fontana e dei bellissimi nidi di cicogne tra una casa e l’altra. Eh sì, perché 30km più avanti ecco un altro confine da superare: si entra in Ungheria! Dopo 10 ore e 105 km sotto il sole iniziamo ad essere stanchi ma mancano solo 7 Km al campeggio. Si iniziano a vedere i primi cartelli pubblicitari, le prime indicazioni e poi finalmente l’insegna. Arriviamo al cancello ed ecco un’altra delusione. È CHIUSO!!! E vedendo le piante cresciute davanti alla reception sembra abbandonato da parecchi anni. Maledetto Google che lo dà aperto. Il prossimo campeggio è a 17 Km. Non abbiamo alternative, ci facciamo forza e ripartiamo. Arriviamo al nuovo campeggio, questa volta è aperto. C’è pure la piscina, ma inizia a piovere!

Ptuj, la città slovena più antica
Ptuj, la città slovena più antica
Argine della Drava
Argine della Drava

24 Luglio 2022, Kiskanizsa 🌠

Notte sotto l’acqua, umida ma finalmente fresca. Oggi si va al lago, e che lago! Il Balaton! Prima però passiamo per la collinare cittadina di Nagykanizsa dove ci fermiamo per fare colazione. Poi dritti fino al Balaton, il più grande lago dell’Europa centrale, chiamato anche il “Mare Magiaro”. È quasi un terzo più grande del Lago di Garda. Qui gli ungheresi trascorrono le loro estati, noi passiamo la nostra pausa pranzo mangiando del pesce locale. Tra una spiaggia e l’altra arriviamo in un bellissimo campeggio termale. Alla reception nessuno parla inglese, ma in qualche modo riusciamo ad entrare. Terme e sauna rigeneranti. In cielo non ci sono nuvole, solo delle bellissime stelle. Decidiamo di non montare la tenda, solo materassino e sacco a pelo per goderci la notte stellata!

Lago Balaton
Lago Balaton
25 Luglio 2022, Lago Balaton 🌅 

Dopo le terme di ieri le gambe sono di nuovo toniche e rinvigorite. Oggi si vola! Lungo tutto il perimetro del Balaton c’è una bellissima ciclabile, larga e scorrevole. Tantissimi sono i ciclisti e i pattinatori che la animano. La pedaliamo quasi tutta fino a che troviamo una deviazione per Szekesfehervar, la Città dei Re (in passato qui avevano luogo le incoronazioni dei re ungheresi). Passiamo davanti al nuovo stadio cittadino, la casa del Fehérvár. Il cancello è aperto e riusciamo ad arrivare in bici sul campo da gioco, ma poco dopo veniamo allontanati dalla security tra le risate generali. Breve visita al centro città (molto carino) e ripartiamo in direzione di un altro lago, quello di Velence, l’arrivo di questa tappa. Ma il lago dov’è? A causa della siccità è diventato un piccolo acquitrino e la quasi totalità delle strutture ricettive è abbandonata. Per cena recuperiamo delle uova, della pancetta (il guanciale non c’era 😭) e del formaggio locale. È il momento di cucinare una buona e salutare carbonara. 

Szekesfehervar
Centro di Szekesfehervar
Lago di Velence
Tramonto su quel che resta del Lago di Velence
26 Luglio 2022, Lago di Velence 🌄

Come al solito, sveglia presto, colazione con avena, lavaggio stoviglie e via in sella. Oggi abbiamo un solo obiettivo, arrivare a Budapest! Abbandoniamo quel che resta del Lago di Velence e ci addentriamo nelle colline ungheresi. Le salite non sono per nulla difficili ma oggi il vento è fortissimo e ovviamente contrario. Procediamo lentamente tra i vigneti fino a che la strada ci regala una bella discesa verso il paese di Kajászó. Discesa tranquilla? Per niente. Incontriamo un’automobile uscita fuori strada e incastrata in un fosso. Scendiamo al volo dalla bici per aiutare la povera famigliola. Missione riuscita! Ci salutano e ringraziano molto calorosamente anche se l’auto fa un brutto rumoraccio. Facciamo un ultimo spuntino e riprendiamo la strada verso la capitale ungherese. Sembra di essere in toscana: colline, cavalli, vigneti e poi… il diluvio! Ci ripariamo in un’area di sosta lungo la ciclabile (le ciclabili ungheresi sono super attrezzate: hanno strutture con bagni e colonnine per ricaricare le bici elettriche o lo smartphone). Aspettiamo il ritorno del bel tempo per addentrarci nella periferia di Budapest. Pranziamo con il primo goulash della vacanza ed entriamo in centro città per raggiungere il BikerCamp, un piccolo campeggio cittadino dedicato ai viaggiatori su due ruote (nel bagno trovi l’adesivo LAVIA!). Doccia veloce e via in centro a Budapest. Dopo una cena tipica ungherese e qualche giro di Palinka decidiamo che il nostro viaggio non termina qui! Quale sarà la nostra prossima destinazione?

Area di sosta su una ciclabile ungherese
Area di sosta su una ciclabile ungherese
Budapest
Arrivati a Budapest
27 Luglio 2022, Budapest 🏰

Ci risvegliamo con le prime luci della giornata insieme a tanti altri cicloviaggiatori che smontano le tende e caricano i bagagli sulle loro bici. Dedichiamo la mattinata alla visita della città: prima Pest e poi Buda, con in mezzo l’Isola Margherita, il bellissimo parco galleggiante sul Danubio collegato alla terraferma da due ponti. Una vera oasi per gli amanti della quiete e del riposo, accessibile solo ai pedoni, alle bici e alle carrozze trainate da cavalli. Dopo vari monumenti, piazze, castello e Bastione dei Pescatori, arriva il momento di fare scorta di paprika (dolce, piccante e affumicata). Riempiamo le borse e ripartiamo verso la nostra nuova meta. Destinazione? Slovacchia, Bratislava. Usciamo dalla periferia di Budapest e ci imbattiamo in una zona collinare molto bella, tranquilla e piena di ville. Superata la “Beverly Hills ungherese” raggiungiamo appena in tempo la città di Komárom e il suo campeggio. Inizia il diluvio universale, montiamo in fretta le tende sotto l’acqua e ci rifugiamo al loro interno.

Castello di Buda
Castello di Buda
Da Venezia a Budapest in bici
Piazza degli Eroi
28 Luglio 2022, Komárom 🥃

Ci svegliamo con un po’ di malinconia, è l’ultimo giorno di bici. Smontiamo per l’ultima volta le tende e ricarichiamo le borse sulla bici. Giusto il tempo di oltrepassare un ponte e siamo già in Slovacchia, sulla ciclabile del Danubio. Una pista lunga, dritta e piatta, con a sinistra il fiume e a destra gli alberi. Ci fermiamo per uno spuntino di metà mattina a Gabčíkovo dove incontriamo Roberto, un cicloviaggiatore piemontese che sta procedendo in direzione opposta. Ci scambiamo qualche informazione utile sul percorso, gli regaliamo i biglietti della metro di Budapest che non abbiamo utilizzato e riprendiamo a pedalare. La ciclabile è molto bella ma non ci sono punti acqua e punti ristoro. Per pranzo dobbiamo fare una piccola deviazione per raggiungere l’unico ristorante aperto in zona. Il cibo è ottimo ma abbiamo ancora fame. Ci facciamo consigliare un dolce locale e ci portano una torta piena zeppa di brandy che ci dà una carica incredibile. I km che ancora ci separano da Bratislava li facciamo ad una media impressionante, in dodici giorni di viaggio non abbiamo mai pedalato così bene! Arriviamo nella capitale slovacca, cena ancora a base di goulasch in un vecchio teatro trasformato in ristorante e prima di rientrare in ostello facciamo una passeggiata sulle mura del castello

Entriamo in Slovacchia
Entriamo in Slovacchia
Ciclabile del Danubio
Ciclabile del Danubio

29 Luglio 2022, Bratislava 🇸🇰

Dormiamo in un letto dopo due settimane di materassino, una pacchia! Prima di dirigerci in stazione per prendere il primo treno del rientro, grazie ad una giovane guida, scopriamo tutti i segreti e le gemme nascoste del centro di Bratislava. Visita interessantissima e super consigliata! Pranzo, souvenir e via in stazione, il treno per Vienna è in partenza! Vacanza finita? No, assolutamente no! Per arrivare in Italia ci impiegheremo due giorni e svariati treni (SEI!). Guasti, coincidenze perse, un cerbiatto in mezzo alla strada, una festa coreana, una notte gratis a Vienna e il capotreno che ci lancia le bici dal treno in corsa…in due giorni è successo di tutto, ma questa è un’altra storia!

La Chiesa Blu di Bratislava
La Chiesa Blu di Bratislava

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