Cima del Redentore da Forca di Presta

La Cima del Redentore, posta a un’altitudine di 2448 metri sul livello del mare, è tra le cime più alte della catena dei Monti Sibillini e rappresenta il punto più elevato della regione Umbria. Essa fa parte del massiccio del Monte Vettore e si trova esattamente sul confine tra le province di Perugia e Ascoli Piceno. La cima si erge sopra il Lago di Pilato e, soprattutto nei mesi invernali, costituisce una meta molto ambita per gli alpinisti. Il sistema di vallate che convergono verso questa area dei Sibillini ha origini glaciali e presenta caratteristiche morfologiche simili. Le più rilevanti sono la Valle dell’Infernaccio, situata oltre il Monte Sibilla, e la Valle dell’Ambro, che si trova al di là del Monte Priora. Numerosi sentieri permettono di raggiungere la sommità di questa montagna. Una volta giunti sulla vetta, il panorama è straordinario: oltre a includere le aree interne dell’Umbria e delle Marche, offre una vista completa sulla valle del Lago di Pilato e sull’altopiano della Gardosa. Il percorso per raggiungere la vetta è senza dubbio affascinante e offre scorci panoramici spettacolari. L’itinerario più breve e con il minor dislivello, sebbene comunque di 1000 metri, parte dal valico di Forca di Presta. Qui, a 1550 metri di altitudine, si lascia l’auto e si imbocca il sentiero che si trova poco più a sinistra (contrassegnato dal segnavia E15), nei pressi di un’antica casa di pastori con una fonte d’acqua. Il tracciato principale si sviluppa lungo un’ampia cresta erbosa e ghiaiosa, con una salita costante e moderata, salvo qualche breve tratto più impegnativo, per poi attraversare le pendici del Monte Vettoretto. Superato il versante sud-est della Cima di Punta di Pratopulito, il sentiero, abbastanza ripido, conduce al bivacco Tito Zilioli e successivamente alla Sella del Ciaule (2240 metri). Questo punto segna la separazione tra due creste: quella di destra, che conduce facilmente al Monte Vettore, e quella di sinistra, meno frequentata, che sale verso la Cima del Redentore. Dal bivacco, si prende la direzione a sinistra (ovest), risalendo la cresta rocciosa che, pur sembrando impegnativa, si rivela abbastanza semplice. È consigliabile seguire il filo roccioso, più stabile, piuttosto che il sentiero detritico che si sviluppa sulla sinistra. La cresta è inizialmente piuttosto affilata, ma si allarga e diventa più agevole nei tratti successivi (difficoltà I+). Dopo aver raggiunto la Cima di Punta di Pratopulito (2373 metri), si continua lungo il crinale, scendendo leggermente e attraversando un breve tratto quasi pianeggiante prima di risalire alla Cima del Lago (2422 metri). Da qui si gode probabilmente della vista migliore sul Lago di Pilato, che però in estate, e soprattutto dopo i terremoti del 2016, appare quasi completamente prosciugato. Dalla Cima del Lago si scende verso un’intaccatura, spostandosi leggermente dal filo della cresta, per poi risalire rapidamente e tornare sul crinale. Quest’ultimo tratto è molto panoramico, ma facile e quasi pianeggiante. Dopo alcuni saliscendi, un’ultima breve salita porta alla vetta della Cima del Redentore (2448 metri). Per chi volesse prolungare l’escursione, è possibile raggiungere il vicino Pizzo del Diavolo, prestando maggiore attenzione per via di alcuni passaggi più esposti e delicati, sebbene non troppo difficili. Per il ritorno, si ripercorre il medesimo itinerario fino al punto di partenza. In alternativa, una volta tornati alla Sella del Ciaule, è possibile salire anche sul Monte Vettore.

Bellissima di foto @luc88

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