Rifugio Roda di Vaèl e Rifugio Paolina da Passo Costalunga

Bellissima escursione che parte dal parcheggio del Passo Costalunga, sale fino al Rifugio Roda di Vaèl, percorre il sentiero Masarè e ritorna al Rifugio Paolina prima di tornare al parcheggio. Si parte dal parcheggio prendendo il sentiero 548 (indicazioni per il Rifugio Roda di Vaèl) fino a trovare un bivio, che permette di andare a sinistra sul sentiero 1A per il rifugio Fronza alle Coronelle o di andare a destra per il Rifugio Roda di Vaèl. Si procede quindi a destra per il sentiero che porta alla vista del rifugio e sale con una buona pendenza, inizialmente è una carraia poi si trasforma via via in un vero sentiero di montagna, mostrando bellissimi panorami sul Latemar e poi sulla val di Fassa. Arrivati al rifugio, posto in un magnifico anfiteatro roccioso, è possibile salire sulla collina a fianco per avere una visione di tutte le cime della val di Fassa dalla Marmolada al Latemar, una vista davvero spettacolare. Dopo la sosta obbligatoria si procede verso il sentiero Masarè per andare alla parete ovest del Catinaccio, sentiero che rimane più o meno in quota fin quasi al termine, dove si trova, appollaiata su di una roccia, un’imponente aquila in bronzo dedicata a Theodor Christomannos, uomo politico e promotore turistico dell’inizio del 900.  Da qui è possibile accorciare l’escursione prendendo il sentiero 539 che porta al rifugio Paolina, consigliamo invece di proseguire sul 549 dove il passaggio dalla vista della val di Fassa poi al passo Costalunga ed infine alle valli tra Catinaccio e Sciliar è veramente fantastico, uno dei più bei panorami di tutte le dolomiti. Bellezza estrema! Per accorciare l’escursione circa a metà del cammino nella parte ovest si scende sul 552 direzione Rifugio Paolina, in alternativa è possibile raggiungere il rifugio Fronza alle Coronelle e poi tornare al Paolina. Dopo una breve pausa al Paolina si riparte per il 552 che porta al sentiero 548 per poi scendere al parcheggio. Il percorso è impegnativo e richiede un minimo di abitudine ai sentieri stretti su pareti ripide, c’è un solo punto (molto corto) in cui sono presenti cavi metallici per tenersi, non è un punto pericoloso ma servono per attraversarlo tranquillamente.

Bellissime foto di @ricky_agne

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