Escursioni e trekking in inverno, ecco come vestirsi

Nella stagione invernale è fondamentale preparare la nostra escursione partendo dall’abbigliamento.

La montagna d’inverno regala spettacoli che fanno bene alla vista e al cuore. I paesaggi innevati si coprono di nuove dolci forme, i polmoni si riempiono di aria pulita, i tramonti si specchiano nel bianco della neve. Il silenzio e la pace delle radure isolate offrono sensazioni indescrivibili che rendono l’escursionismo in questo periodo davvero unico.

Fare trekking durante la stagione invernale è un’esperienza stupenda e deve essere affrontata con consapevolezza rispetto alle problematiche che la stagione può comportare. Le giornate sono corte e le ore di luce inferiori, l’escursione termica è piuttosto repentina e le temperature calano velocemente. La presenza di neve e ghiaccio può rendere più faticoso e più impegnativo camminare in ambiente. Durante l’inverno, inoltre, il fattore di rischio aumenta a causa delle valanghe e dei torrenti ghiacciati. 

Fondamentale quindi per queste uscite è l’abbigliamento. Cosa indossare quando le temperature scendono sotto lo zero e il freddo diventa estremo? Scopriamolo insieme, partendo dalla testa.

Escursionismo invernale: come vestirsi per camminare in ambiente d’inverno

La parte più esposta del corpo è la testa e non bisogna assolutamente sottovalutare la sua protezione. E’ la zona che disperde più calore del corpo e per difenderla può essere sufficiente una cuffia termica o buff. Per le temperature più rigide o estreme un passamontagna pronto all’utilizzo è consigliabile.

Le mani, fondamentale pensare a loro. Durante un’escursione invernale capita di utilizzarle in passaggi più ostici, di esporle al vento in progressione o durante una sosta. Le mani devono sempre essere isolate dall’esterno e mantenute calde. Raccomandabile indossare sempre dei guanti tecnici, eventualmente dei sottoguanti o, in alternativa, manopole e moffole. 

Anche i piedi hanno bisogno di scarpe più adatte alle temperature invernali. Sempre consigliati scarponi tecnici impermeabili in grado di garantire livelli di isolamento termico elevati. Importante inoltre la scelta delle calze. Una calza tecnica di qualità può davvero fare la differenza. Utile contro sfregamenti ed eccessiva sudorazione del piede, è il primo elemento che garantisce l’isolamento termico e il giusto confort. In condizioni di temperature sotto lo zero si consiglia la lana merino

Vestirsi a cipolla: tempo di layering

La parola d’ordine da rispettare per le uscite invernali è una e ben precisa: stratificare (layering). In parole povere vestirsi a cipolla, ossia a strati, indossando diverse combinazioni di capi.

Il layering prevede tre diversi livelli di vestizione sovrapposti, in cui entrano in gioco membrane e i tessuti. Combinati tra loro siano essi naturali, artificiali o sintetici.

L’azione principale di questi tre strati è quella di trattenere il calore e favorire la dispersione del sudore all’esterno (traspirabilità), proteggendo il corpo dalle temperature basse e dagli agenti atmosferici.

I tre strati nel dettaglio:
  • si parte dal base layer, il primo strato, ovvero quello a contatto con la pelle. Ha lo scopo di disperdere il sudore prodotto durante la camminata in ambiente, cercando di mantenere la temperatura corporea intorno ai 37 gradi.
  • il mid layer, lo strato termico. Il materiale più adatto per le attività outdoor e per l’escursionismo di questo periodo dell’anno è il pile, che è leggero, traspirante e idrofugo, e tende quindi a non assorbire il sudore anche in condizioni estreme. Si consigliano capi PrimaLoft o tessuti Thinsulate, che assicurano l’isolamento termico.
  • l’outer layer. Indispensabile perché serve a proteggere tutti gli altri strati. Nello specifico, si può decidere di scegliere fra softshell e gusci impermeabili o hardshell. I softshell sono realizzati in tessuto antivento con finitura idrorepellente (non impermeabili). Sono di peso medio, foderati all’interno di pile per migliorare la tenuta termica del capo. Gli hardshell, invece, sono giacche impermeabili e antivento. Sono realizzati con una membrana impermeabile (gore-Tex o l’eVent) e le cuciture sono termonastrate. Il guscio non ha imbottitura e quindi non ha tenuta termica, rappresenta una protezione esterna alle intemperie. Viene generalmente portato sopra il pile o, in condizioni di freddo maggiore, sopra il piumino. L’assenza di fodere e imbottiture rende il guscio leggerissimo e poco ingombrante.
Non dimentichiamo le gambe

Per quanto riguarda, invece, le gambe il materiale e il tessuto dei pantaloni deve essere resistente all’usura e agli strappi, ma soprattutto impermeabile o waterproof, come sono i modelli realizzati in Gore-Tex. Consigliabile , con temperature più rigide, optare per tessuti in grado di trattenere il calore, come il Primaloft o il Thinsulate. Il modello migliore per la stagione invernale è quello con una gamba un po’ più larga o a zampa, che permetta di coprire meglio lo scarponcino. In genere sono provvisti di agganci per le ghette, indispensabili per ridurre al minimo l’ingresso di neve o acqua e per tenere pulite le scarpe. 

Una volta coperte tutte le parti del corpo, dalla testa alle mani, dal busto alle gambe fino ad arrivare agli scarponi, scegliendo l’abbigliamento tecnico migliore per la stagione, si potrà godere della bellezza di un’escursione invernale. 

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