Bivacco Caimi – Cornon

Il Bivacco Caimi (2045 m) è un piccolo ma accogliente rifugio d’alta quota situato ai piedi del maestoso Monte Cornon. Qui si conclude, sul versante orientale, il suggestivo gruppo montuoso dei Brentoni. Il panorama che si apre agli occhi dell’escursionista è semplicemente mozzafiato: a dominare la scena troviamo la slanciata Croda di Mezzodì, le imponenti vette delle Terze e le incantevoli valli circostanti, che si tingono di colori sempre diversi a seconda delle stagioni. L’escursione al Bivacco Caimi è di media difficoltà e richiede attenzione, in particolare nei tratti di attraversamento del canale centrale, dove la segnaletica risulta poco evidente e l’orientamento può risultare impegnativo. Il punto di partenza si trova lungo la Val Frison, in corrispondenza del bivio per la Digola, dove un cartello segnala la direzione per Forcella Cornon e il Bivacco Caimi (sentiero CAI 334). Il cammino inizia subito con una ripida salita che si snoda attraverso una serie di tornanti immersi nel bosco. Man mano che si guadagna quota, la vegetazione si dirada e il sentiero si addentra nel selvaggio e suggestivo canale scavato dal Rio Cornon, fiancheggiando le imponenti pareti delle Crode di Mezzodì. A circa metà salita, l’itinerario impone l’attraversamento del canale detritico per portarsi sulla sua sinistra. Questo tratto, più esposto, è stato attrezzato con corde d’acciaio per garantire una maggiore sicurezza agli escursionisti. Superato questo passaggio, il sentiero diventa progressivamente meno impegnativo e più agevole, conducendo fuori dal canale verso un ambiente più aperto e panoramico. L’ultimo tratto dell’ascensione attraversa una fascia di mughi, oltre la quale si raggiunge finalmente il Bivacco Caimi, incastonato in uno scenario di straordinaria bellezza. Il bivacco Caimi, un piccolo edificio in legno e lamiera, offre riparo agli escursionisti e rappresenta un punto di sosta ideale per chi desidera concedersi una pausa immerso nella quiete dell’alta montagna. Da qui, nelle giornate limpide, lo sguardo può spaziare fino alle Dolomiti di Sesto e oltre. Per il ritorno si segue lo stesso percorso dell’andata, facendo attenzione nei punti più esposti e godendosi il paesaggio da una prospettiva diversa. Un’escursione che lascia nel cuore un ricordo indelebile e il desiderio di tornare.

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