Il Monte Baldo in due giorni

Il Monte Baldo è un massiccio che sorge lungo la sponda nord-orientale del Lago di Garda. Il monte è conosciuto anche come “il giardino botanico d’Europa” per la sua ricca e varia flora che va dalla vegetazione mediterranea alle viti, dagli ulivi agli oleandri fino a poter vedere qualche stella alpina nelle quote più alte. ll Monte Baldo si eleva tra il Lago di Garda e la Valle dell’Adige (Val Lagarina), si estende tra la sponda veronese e quella trentina del lago e vanta un’altitudine massima di 2218 metri. Il suo territorio rientra in ben nove comuni: San Zeno di Montagna, Avio, Caprino Veronese, Ferrara di Monte Baldo, Brentonico, Nago-Torbole, Malcesine e Brenzone. Quello qui proposto è uno stupendo trekking di 2 giorni che permette di percorre due delle escursioni più belle e panoramiche della zona creando un percorso ad anello di circa 23 Km. Il primo giorno si percorre un tratto del “Giro delle Malghe”, una delle escursioni più suggestive da fare sul Monte Baldo. Si tratta di una comoda camminata in grado di regalare viste mozzafiato sul lago di Garda e sui Lessini, abbinando il tema delle tradizioni e della vita in montagna. Successivamente si prosegue sul “Sentiero Bovi” o “del Marocco” (652), fino al Rifugio Telegrafo “Gaetano Barana” (2147 m), posto sotto alla cima Telegrafo o Monte Maggiore (2200 m). Il rifugio sorge a un balzo da Cima Telegrafo che per tanti anni è stata ritenuta la vetta più alta del Baldo e sulla quale l’esercito di Napoleone aveva piazzato un telegrafo ottico per consentire comunicazioni a lunga distanza. Perciò il nome popolare della sommità è presto diventato “Cima Telegrafo” e, così, il rifugio (intitolato all’apertura nel 1897 ai botanici “Francesco Calzolari e Giovanni Pona” e successivamente al socio del CAI Verona “Gaetano Barana”), è sempre stato conosciuto come “Rifugio Telegrafo”. Dal rifugio, per facile cresta, in pochi minuti si può raggiungere Punta Sascaga (2152 m). Qui è da porre un minimo d’attenzione nel tratto centrale del sentiero 652 per la presenza di tratti ripidi, con gradoni sassosi. Il secondo giorno si percorre la “Via delle creste”, lungo il sentiero 651, di gran lunga l’escursione più interessante sul Monte Baldo. Si tratta di una lunga traversata di cresta, di fatto un trekking impegnativo e molto panoramico, consigliato ad escursionisti esperti con una buona preparazione fisica. Si cammina per ore sulla cresta sommitale, sempre al di sopra dei 2000 metri, seguendo le modulazioni morfologiche, passando da una cima all’altra (Cima Pettorina – Cima Valdritta, la più alta del Monte Baldo – Cima Val Finestra – Cima del Longino – Cima Pozzette), dalle eminenze dolomitiche ai crinali disfatti dalla erosione (EE).

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