Monte Amaro dal rifugio Pomilio

La Majella è senza dubbio il massiccio più maestoso e dominante del centro Italia. La sua lunga dorsale si sviluppa con imponenza da Nord a Sud, offrendo al cuore dell’Italia l’alta via più estesa e alta dell’intero Appennino. Sebbene i percorsi principali non presentino particolari difficoltà tecniche, le distanze considerevoli e le elevate altitudini richiedono non solo un buon allenamento fisico, ma anche una notevole resistenza mentale. Un esempio perfetto è il sentiero che parte dal rifugio Bruno Pomilio (Blockhouse) e conduce alla spettacolare cima del Monte Amaro, 2783 metri. Per chi desidera spezzare l’intensa escursione verso il Monte Amaro, il bivacco Pelino, situato proprio sulla vetta, rappresenta un prezioso rifugio. Affrontare l’intero tragitto andata e ritorno in un’unica giornata è infatti un’impresa molto impegnativa, con oltre 23 km di cammino e ben 1.800 metri di dislivello. E’ fondamentale ricordare di contattare preventivamente il CAI di Sulmona (o in alternativa il CAI di Guardiagrele o l’Ente Parco) per verificare la disponibilità dei posti al bivacco. Il massiccio della Majella, grazie alla sua vastità, custodisce un ambiente naturale straordinariamente ricco e variegato. È possibile ammirare mandrie di camosci che si muovono agili tra le rocce o scorgere l’elegante bellezza delle Stelle Alpine. E poi c’è lo spettacolo incomparabile che si apre dalla vetta: tramonti fiabeschi che colorano l’orizzonte degli Appennini e albe dorate che scintillano sul Mar Adriatico. Descrizione della salita: Dal rifugio Bruno Pomilio (1.980 m), si segue la strada sul crinale per circa 2 km fino a una bacheca di legno, dove parte un sentiero a sinistra tra i pini mughi, attraversando dolci saliscendi e il Monte Cavallo (2.171 m). Lasciando il sentiero 4 sulla sinistra, si prosegue in cresta fino alla fontanella della Sella di Acquaviva. Da qui inizia il tratto più ripido dell’escursione: il sentiero n.1 risale il crinale visibile. Durante la salita si ignora prima il sentiero per il bivacco Fusco, poi quello che vi proviene. Dopo 400 m di salita impegnativa, si raggiunge un altopiano più dolce che conduce agevolmente alla vetta del Monte Focalone (2.676 m).Il Monte Focalone è un crocevia di sentieri: verso est partono i percorsi per la Cima delle Murelle e il Monte Acquaviva, mentre a sud prosegue il sentiero verso il visibile Monte Amaro. Da questo punto si rimane sempre sopra i 2.500 m, con possibili lievi giramenti di testa. Il sentiero continua a sud tra saliscendi, passando per la cima Pomilio (2.656 m) e scendendo leggermente fino alla sella dei Tre Portoni. Qui si attraversano brevi tratti rocciosi fino a un altopiano con numerosi ometti di pietra che guidano il cammino verso la vetta. L’ultimo tratto si allarga verso il versante occidentale dell’Amaro, per poi risalire direttamente fino alla cima, facilmente raggiungibile a 2.793 m.

🟢 Scarica la TRACCIA e Segui LAVIA!