Monte Cocuzzo da Mendicino

Il Monte Cocuzzo, con la sua cima che raggiunge i 1541 metri di altitudine, è una delle perle nascoste della Calabria. Situato nella Catena Costiera Paolana, offre vedute spettacolari che abbracciano le Isole Eolie, il massiccio del Pollino, la Valle del Crati e la Sila. Ma non è solo il panorama a renderlo speciale: il Monte Cocuzzo custodisce una storia intrigante, avvolta in un’aura di mistero e fascino. Il suo nome, “Cocuzzo”, deriva probabilmente dall’antico termine che si riferisce alla sua forma conica, che in passato evocava l’immagine di un vulcano. Questo ha alimentato il mito della “montagna di fuoco“. Esplorare il Sentiero del Monte Cocuzzo è come sfogliare un racconto vivente di natura e storia, con il privilegio di viverlo in prima persona. Nonostante sia la vetta più alta della Catena Costiera Paolana, il Monte Cocuzzo rimane poco conosciuto al di fuori della Calabria. Il percorso, un anello di 8,8 km, parte dalla Casa della Forestale a Mendicino, nel territorio della provincia di Cosenza. Questo itinerario vi condurrà attraverso paesaggi incantevoli e testimonianze di un passato ricco di fascino. Con un dislivello complessivo di 655 metri e un’altitudine che varia da 1062 a 1541 metri, il sentiero è classificato di media difficoltà, rendendolo accessibile anche ai meno esperti dotati di un minimo di allenamento e spirito d’avventura. Il tempo stimato per completarlo è di circa 4 ore e 45 minuti. Il tragitto attraversa inizialmente un incantevole bosco di abeti bianchi, per poi condurre alla vetta del Monte Cocuzzo, da cui si gode una vista che spazia dal Golfo di Policastro fino alle vette dell’Orsomarso. Nelle giornate più limpide, si possono ammirare anche le Isole Eolie e l’Etna in lontananza. Dopo aver raggiunto la cima, il sentiero prosegue in discesa, permettendo di esplorare il versante opposto della montagna, caratterizzato da paesaggi più rocciosi e selvaggi. Qui si ergono le spettacolari formazioni calcaree note come “Scaglioni”, con guglie di varie forme, inghiottitoi, massi e grotte. L’itinerario si conclude su una strada sterrata che riconduce al punto di partenza, completando un’esperienza immersiva tra natura e bellezza selvaggia.

Bellissima foto di @walterfinco

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