Podere “Il Capannone” → Masso delle Fanciulle a 6 zampe

📍 TRACCIA CARICATA DA: @cubadogtrekking

Il Podere “Il Capannone” è il punto di partenza principale per i numerosi sentieri che si snodano nella Riserva Naturalistica di Berignone. La radura erbosa antistante l’edificio è un’area di sosta accessibile e attrezzata con alcuni tavoli e un barbecue, perfetta per riposare e godere della tranquillità della foresta prima di partire per – o tornando da – uno dei sentieri. Il luogo è stato un centro nevralgico di incontri e scambi per tutte quelle figure – boscaioli, contadini e carbonai – che ruotavano attorno al bosco. Attualmente l’edificio è purtroppo abbandonato. Il Masso delle Fanciulle è uno dei luoghi più caratteristici e pittoreschi della Riserva Naturale di Berignone: è una strozzatura della valle, limitata sui lati da due faraglioni di roccia che creano un laghetto profondo e ampio. Il nome del Masso delle Fanciulle è dovuto a un’antica leggenda locale: due cugine, entrambe molto belle e dolci, si recavano quotidianamente nei pressi del masso per pascolare le pecore, trascorrendo il tempo cantando e facendo il bagno. Ripetutamente, a loro insaputa, un lupo mannaro le spiava e un giorno, rapito dai propri turpi desideri, decise di azzannarle; le due ragazze provarono a sfuggirgli finché, rimaste intrappolate sulla cima della sporgenza rocciosa, si presero per mano e si gettarono nelle acque del fiume. Benché la vicenda appaia fantasiosa, è possibile cogliere il collegamento simbolico che associa il lupo a uno dei signorotti locali dell’epoca, e l’attacco a un tentativo di violenza. Ciononostante, anche la versione più realistica della leggenda del Masso delle Fanciulle non riesce a scalfire l’atmosfera magica e quieta del luogo. Attualmente, questa parte del fiume Cecina è diventata molto popolare tra i turisti e gli abitanti della zona, rendendola fin troppo affollata nei caldi giorni d’estate. Il trekking è mediamente impegnativo e inaccessibile a passeggini e sedie a rotelle, poiché in diversi punti il sentiero è stretto, ripido, dal fondo pietroso e sdrucciolevole. La prima parte, fino al Podere Casinieri, è su strada ben battuta. Su tutto il cammino, nel periodo in cui è stato percorso, le indicazioni salienti non mancano (strisce bianco-rosse su rocce e alberi) e la via è visibile.

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