Punta La Marmora

Punta La Marmora (Perdas Carpìas in lingua sarda), con i suoi 1.834 metri è la vetta più elevata della Sardegna. Si trova nel Massiccio del Gennargentu, nel territorio amministrativo dei comuni di Arzana e Desulo. La cima si presenta arrotondata e spoglia, ma le pendici sono parzialmente ricoperte da una vegetazione erbacea ed arbustiva particolare e condizionata, in maniera molto marcata, dalle caratteristiche climatiche sfavorevoli. Sul versante occidentale, nella località di Su Sùssiu (o S’Issùssiu che nel dialetto locale significa il burrone) vegeta un piccolo bosco di tassi millenari (Taxus baccata). Percorso molto bello e piacevole senza eccessive difficoltà che porta in cima alla vetta più alta della Sardegna, dalla quale è possibile ammirare l’immenso panorama di questa splendida isola. Il giro è adatto anche a neofiti della montagna, purché buoni camminatori. In giornate molto calde e soleggiate è bene portare con sé protezioni per la testa e dal sole, mentre in giornate umide, o peggio con terreno bagnato, prestare attenzione nel tratto finale della salita che porta a Genna Orisa. Il punto di partenza è il parcheggio antistante l’ormai abbandonato rifugio in località S’Arena (1510m s.l.m.). Si prende lo sterrato (sentiero 721) direzione Arcu Artilai. Qui ci si trova difronte ad un bivio; entrambi i sentieri portano alla vetta. Meglio intraprendere il più panoramico all’andata, e l’altro al ritorno. Inizia dunque la salita in direzione Bruncu Spina passando per la “capanna del pastore”; il panorama inizia a farsi interessante! Si prosegue lungo la cresta in direzione Punta Paulinu e, con un po’ di sali e scendi, si raggiunge Arco Gennargentu. Qui inizia la salita più dura caratterizzata dalle “perdas carpias”, rocce sfaldate.La salita finisce al passo Genna Orisa; da qui si vede bene la croce di vetta, il prossimo obiettivo. La croce che identifica La Punta la Marmora è spettacolare, alta, luminosa, imponente. L’unico punto a cui prestare attenzione è il possibile vento, in questo punto a volte molto forte con raffiche che potrebbero destabilizzare il passo. Dalla vetta si prosegue a ritroso sino ad Arco Gennargentu, si segue per i ruderi del rifugio La Marmora dove è possibile sostare all’ombra e pranzare (sono presenti tavoli e panche, e sorgenti d’acqua). Di nuovo in cammino in direzione Arcu Artilai dove si chiede l’anello e quindi a ritroso lo sterrato che riporta al rifugio, il punto di partenza

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